Migliora lo stato dei laghi del Lazio, ma restano criticità
È stato diffuso il nuovo rapporto Goletta dei Laghi 2025, la storica iniziativa promossa da Legambiente, giunta alla sua ventesima edizione. L’indagine, condotta tra il 25 e il 26 giugno su dieci bacini lacustri del Lazio, evidenzia segnali incoraggianti ma sottolinea la necessità di ulteriori azioni mirate.
I risultati del monitoraggio
Su un totale di 24 punti analizzati, 20 rientrano nei limiti di legge, mentre 4 presentano livelli di inquinamento elevati: 3 classificati come fortemente inquinati e 1 come inquinato. I dati rilevati confermano quindi i miglioramenti già rilevati nel 2024, ma per alcune situazioni persiste il motivo di attenzione.
Situazioni favorevoli
Il Lago di Bracciano si conferma in buone condizioni, con tutti e quattro i punti analizzati nei limiti per il terzo anno consecutivo.
Lago Albano (Castel Gandolfo): entrambi i punti campionati rispettano i parametri.
Lago di Vico: 2 su 2 nei limiti.
Lago di Canterno (FR): entrambi i prelievi regolari, in linea con i dati dal 2016.
Laghi del Salto e di Turano (RI): tutti i punti risultano conformi.
Lago di Bolsena: 5 dei 6 punti risultano regolari, ma permane una criticità alla foce del fosso lungo viale Luigi Cadorna, dove è stato riscontrato un elevato livello di inquinamento.
Aree problematiche
Lago di Fondi (LT): il canale San Vito, a Monte San Biagio, risulta ancora fortemente inquinato. In miglioramento, invece, il canale San Magno.
Lago di Fogliano (LT): peggiora la situazione alla foce del canale lungo la strada Litoranea (Cicerchia), che passa da “entro i limiti” a “inquinato”.
Lago di Sabaudia (LT): peggiora il canale su via Orsolini Cencelli (da inquinato a fortemente inquinato), resta invece stabile nei limiti il canale di Selva Piana.
Le modalità del monitoraggio
I controlli effettuati da Goletta dei Laghi non sostituiscono le verifiche ufficiali, ma si focalizzano sui tratti potenzialmente più esposti a contaminazioni, come foci di corsi d’acqua e scarichi. I campioni, prelevati da tecnici e volontari e analizzati entro 24 ore, rilevano la presenza di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, indicatori di contaminazione fecale.
Un punto viene classificato come:
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Inquinato, quando supera i limiti normativi;
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Fortemente inquinato, quando i valori superano il doppio i limiti di legge.
I risultati non rilasciano certificazioni di balneabilità, ma servono a mettere in evidenza criticità strutturali nei sistemi di depurazione o la presenza di scarichi illeciti.
La parola di Goletta dei Laghi
“Le criticità sono in calo, ma non bisogna abbassare la guardia”, ha dichiarato Elisa Scocchera, portavoce della Goletta dei Laghi 2025.
Legambiente
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha sottolineato la necessità di “interventi decisi nelle aree ancora critiche”. Il presidente rinnova la disponibilità dell’associazione a collaborare con amministrazioni e cittadini.
La conferenza stampa
Sul Lago Albano, a bordo del battello “Falco”, si è tenuta la conferenza stampa, dove Legambiente ha acceso i riflettori sul continuo abbassamento del livello delle acque. Il fenomeno è attribuibile a captazioni non autorizzate, consumo eccessivo del suolo e lunghi periodi di siccità, con conseguenze gravi per l’equilibrio dell’ecosistema.
“È ormai improcrastinabile impedire nuove edificazioni in territori così vulnerabili”, ha affermato Mirko Laurenti, presidente del circolo Legambiente “Il Riccio” dei Castelli Romani.
Conclusione
Il monitoraggio evidenzia progressi tangibili nella qualità delle acque lacustri del Lazio, ma le problematiche persistenti in alcune zone richiedono interventi strutturali, continuità nell’azione di controllo e una gestione più attenta delle risorse idriche.
Foto: greenme.it