Vinicio Capossela, Bestiale Comedia il 29 novembre a Expo Dubai

Vinicio Capossela sarà a Expo 2020 Dubai il 29 novembre al Jubilee Stage con un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Una “Bestiale Comedia” che riprende alcuni degli innumerevoli temi dell’opera del Sommo Poeta. Vinicio Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, ha pensato un progetto che dal confronto con la Divina commedia tragga punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio. Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato.

Leggi anche -> Musica, il Lazio punta sui giovani con Laziosound

I compagni di questa impresa saranno due musicisti di grande talento. Il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo. Come Virgilio e Beatrice, affiancheranno il cantautore e gli daranno coraggio nel confrontarsi con una delle opere più vaste della storia della letteratura mondiale. “Sicuramente chi lavora nel campo della cultura, musica e spettacolo ha sentito molto della crisi della pandemia. Anche quella dei lavoratori è una situazione da tenere sempre molto presente. L’Italia non ha mai ancora elaborato una legislazione che tuteli chi lavora nello spettacolo. Ma aldilà di questo, credo che per ogni cittadino reclamare il diritto alla cultura sia importante e necessario, anche in una situazione di eccezione”.

Leggi anche -> PPP100 – Roma racconta Pasolini

“Durante l’assedio di Sarajevo si è continuato a suonare, così come a Leningrado, e in prove durissime. La musica, le arti, la cultura, tutto ciò che è condivisione non dovrebbe lasciare posto alla sostituzione dell’esperienza comunitaria con quella immunitaria”, dice il cantautore, sottolineando che “si tratta di una situazione estremamente complessa”, ma “le normative sono fatte soprattutto per tutelare la produzione e il consumo, e la cultura spesso viene trattata diversamente: non si capisce perché mai debba essere più pericoloso frequentare una sala da concerto che un centro commerciale”.