Ambiente ed ecologia: ” Alimentazione di qualità e rigenerazione green del suolo “

Ambiente ed ecologia

A Roma una proposta vincente?

Foto Cottonbro da Pexels

Con l’arrivo prossimo dei Fondi del PNRR la Capitale d’Italia, la città più verde d’Europa potrebbe candidarsi a campione di laboratorio, ove tentare una rigenerazione del suolo verde, per la produzione di alimenti sani. Un obiettivo questo, che avrebbe delle implicazioni, non di poco conto, anche sul piano della tutela di alcuni interessi generali, come la salute della popolazione della nostra città e, di conseguenza, un minor aggravio sulle casse del Servizio Sanitario Nazionale.

È più che ovvio che una tale finalità, quale quella della rigenerazione del suolo, non ha bisogno solo del coinvolgimento degli Enti di prossimità, quali sono gli Enti Locali, e della partecipazione di centri studio e ricerca, quali sono le Università Agrarie ma, anche di un censimento propedeutico dei terreni abbandonati e/o non succeduti, più possibili ove gli standard edificabili non sono ad alta intensità residenziale, così come si verifica in alcuni quartieri della parte est della Capitale. una successiva valutazione e scelta di quelle aree, che possiedono i requisiti per la rigenerazione del suolo. Insomma un’ipotesi, incentivata e finanziata pubblicamente, che, attraverso apposite metodologie e tecniche, tese a catturare il CO2 ed ha realizzare una produzione agricola di qualità, punti ad un miglioramento qualitativo dei terreni tipici coinvolti ed ad una migliore salute dell’intero eco-sistema, affinché possa da solo autoalimentarsi e sostenersi, senza intervento di sostanze esterne, e possa, altresì, favorire una produzione agricola migliorativa, sotto l’aspetto della qualità e senza, peraltro, impoverire lo spazio verde interessato.

Metodologie, quelle di cui abbiamo appena accennato, che, all’insegna di una democrazia e partecipazione in ambito alimentare, dovranno essere diffuse e liberamente conosciute non solo dagli operatori del settore ma anche dai consumatori e dalla cittadinanza tutta, onde raggiungere un benessere alimentare che abbia dei risvolti anche in termini educativi fra tutte le fasce di età della popolazione interessata e possa tradursi in una influenza culturale generalizzata sul tema. In conclusione una condizione di gestione del territorio con una convivenza possibile tra suddette aree rigenerate, più vive e più vivibili da tutti i cittadini al tempo stesso e con benefici rilevanti in tutto l’ambiente circostante, tali da attrarre probabilmente l’attenzione e l’interesse delle generazioni più giovani, con quelle vecchia maniera, con l’obiettivo di modificare quest’ultime, sempre che sia fattibile.

di M. Paggi


->  Pubblicato su I Fatti area Metropolitana Ed. Luglio 2022  <-