Arcinazzo Romano,Tito Troja il pittore degli Agostiniani

Quando Arcinazzo Romano si chiamava ancora Ponza, nacque Tito Troja, il 14 luglio del 1847, da una famiglia borghese di commercianti, il padre proprietario terriero e la madre di nobili origini;  egli fu allievo prediletto dello scultore, pittore ed architetto Luigi fontana, che lo istruì nella nobile arte del pennello,  per cui sin da giovine, Tito, aveva dimostrato la propria vocazione, durante il periodo di seminario a Subiaco.

Fu l’Abate Commendatario di Subiaco, il Cardinale Raffaele Monaco La Valletta, infatti a segnalarlo al celebre Fontana, che lo accolse nel suo laboratorio e per sei anni lo fece operare a Roma, dipingendo le basiliche dei Santi Apostoli, San Lorenzo in Damaso e di San Salvatore in Lauro; inoltre, assieme al Fontana e con l’altrettanto celebre Virginio Monti, operò la sua arte a Genazzano al Santuario della Madonna del Buon Consiglio, che rappresenta le dodici ebree che preludono la natività della Vergine e il Cristo imprigionato alla colonna.

Una volta indipendente il Troja, operò in moltissime città italiane, da nord a sud, da Genova a Bari, da Peruga a Savona, Andria, Pavia, Montefalco, Bolsena, Tolentino, Bracciano e Carpineto, dove il pittore affrescò la camera papale trasformandola in cappella, secondo disposizioni di Papa Leone XIII; ma le sue opere si possono trovare anche fuori dai confini nazionali, in America a Filadelfia, dove sono esposti otto grandi quadri con rappresentazioni della vita di Sant’Agostino, a Santiago del Cile dove è celebre un dipinto di grandi dimensioni dell’Ultima Cena, o in alcune nazioni europee come Malta, Olanda, Spagna.

Il famoso Santuario di Cascia ospita una celeberrima opera dedicata a Santa Rita, conosciuta in tutto il mondo, risalente al 1889; sono molto noti anche i suoi ritratti, che gli diedero l’appellativo di “pittore degli Agostiniani”, avendo ritratto tutti i Padri Generali, dal fondatore Sant’Agostino a Padre Rodriguez, ultimo dipinto eseguito prima della morte di Tito.

Ad Arcinazzo purtroppo, rimangono solo gli ornamenti musicali dei pannelli lignei della cantoria eseguiti durante il periodo da seminarista, mentre alla Foresteria del Monastero di Santa Scolastica, si può ammirare il ritratto del Cardinale Domenico Serafini.

Tito Troja, si spense a Roma il 12 settembre del 1916, è tutt’oggi ricordato con affetto e citato su numerose pubblicazioni e commemorato con eventi culturali.