Bonus 600 euro, compare il tasto “rinuncia”: ecco il possibile motivo

Sul sito dell’INPS sarebbe comparso in queste ore un nuovo tasto, in riferimento alla propria domanda del Bonus 600 euro: “rinuncia”. Da oggi, quindi, si potrà rinunciare al sussidio, previsto dal decreto Cura Italia, con un semplice click. Sembra strano, se pensiamo che sarebbe assurdo che qualcuno rinunciasse a un supporto economico comunque utile in un periodo di emergenza, ma c’è una ragione di fondo: è probabile che la possibilità di rinunciare sia legata al fatto che coloro che beneficiano di tale indennità non possono accedere ad altri strumenti, come il reddito di emergenza (che sarà previsto nel prossimo decreto economico).

In questo modo, il potenziale beneficiario del Bonus 600 euro potrebbe rinunciare al contributo, per riuscire a riceverne un altro che meglio si adatti alla sua situazione economica: è una supposizione avanzata da Money.it, ma dall’INPS non sono ancora arrivate spiegazioni ufficiali.

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Nel riepilogo dei dati relativi alla domanda di indennità presentata, dunque, compare oggi il nuovo tasto “rinuncia”. Non si tratta ovviamente di un obbligo, ma è un’opportunità in più per concedere al cittadino di scegliere la misura più vantaggiosa, evitando problemi di incompatibilità per aver ricevuto il Bonus 600 euro. Questa opzione resta disponibile solo per gli utenti che hanno PIN INPS dispositivo.

Nel Decreto Maggio, sempre più vicino all’approvazione, saranno infatti previsti nuovi e più consistenti aiuti a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese. A differenza di quanto previsto con il Decreto Cura Italia, dunque, ogni persona avrà più possibilità di scelta per affidarsi al miglior sostegno possibile. Le misure non sono però cumulabili tra loro: per questo, chi ha già ricevuto l’indennità di 600 euro (che verrà confermata, pure con un aumento dell’importo) non potrà ricevere altri aiuti.

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Nella bozza del Decreto sarà per esempio prevista la proroga della Naspi scaduta (o della Dis-Coll), che continuerebbe a essere erogata per altre due mensilità. Una possibilità comunque negata a chi ha ricevuto il Bonus 600 euro. Stesso discorso per il reddito di emergenza, riconosciuto ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15mila euro e con un importo variabile da 400 a 800 euro.

Tra l’altro, l’opzione rinuncia potrebbe tornare utile anche a coloro che hanno richiesto il bonus pur non avendone diritto, rinunciando prima che sia l’INPS a intervenire in fase di controllo, chiedendo la restituzione dei soldi accreditati.