Un incontro tra istituzioni e cittadini per soluzioni concrete


La battaglia trentennale per la difesa del Fosso della Cecchignola vive un nuovo capitolo. Il 23 giugno, su iniziativa di Sinistra Civica Ecologista, si è tenuto un incontro tra assessori capitolini, rappresentanti del Municipio IX, comitati di quartiere e associazioni, con l’obiettivo di fare il punto sull’avanzamento delle soluzioni di mobilità sostenibile in alternativa al discusso prolungamento di via Kobler, progetto che avrebbe compromesso l’integrità ambientale del Monumento Naturale.
Presenti all’incontro gli assessori Eugenio Patanè (Mobilità) e Maurizio Veloccia (Urbanistica), la presidente del Municipio IX Titti Di Salvo, l’assessora municipale alla Mobilità Paola Angelucci, insieme ai consiglieri di SCE Michela Cicculli, Alessandro Luparelli e Danilo Borrelli.


Addio a via Kobler, via ai progetti su mobilità alternativa
Il prolungamento di via Kobler all’interno del Fosso, fortemente contestato da ambientalisti e cittadini, sembra definitivamente accantonato. Le alternative discusse puntano a una nuova viabilità sostenibile, tra cui:
› L’apertura nel 2026 di via dei Bersaglieri, corridoio previsto in accordo con il Ministero della Difesa, per consentire l’attraversamento della Città Militare.
› La revisione della rotatoria del Dazio, per una migliore gestione dei flussi di traffico locali.
› Il potenziamento del trasporto pubblico, con l’incremento di linee come la 721 e una riorganizzazione dei collegamenti tra i quartieri limitrofi e la stazione metro Laurentina.
Ma è l’annuncio del recupero del progetto di prolungamento della linea B della metropolitana verso la Cecchignola e oltre il GRA ad accendere le speranze di comitati e residenti.
Metro B verso sud? L’ipotesi divide la politica
Il ritorno del progetto di prolungamento della metro B lungo l’asse Cecchignola – Castel di Leva – Laurentina ha ricevuto il plauso di SCE. “Un’opportunità per intercettare i flussi da sud e offrire un’alternativa reale al mezzo privato”, hanno dichiarato i consiglieri.
Tuttavia, l’opposizione non ha mancato di sottolineare come tale proposta fosse già contemplata dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e da atti pregressi della Città Metropolitana. La Lista Calenda e Azione, in particolare, parlano di “annunci propagandistici” e criticano l’incompletezza delle mozioni approvate, auspicando una maggiore concretezza in termini di progettazione e stanziamenti.
Nel frattempo, il Campidoglio ha destinato 44 milioni di euro alla progettazione della metro B verso nord-est (Rebibbia – Guidonia), segno che le priorità infrastrutturali potrebbero seguire un’altra direzione, almeno nel breve periodo.
Il verde come diritto urbano


Il Fosso della Cecchignola non è solo un’area naturale: è uno dei pochi corridoi ecologici rimasti intatti nel quadrante sud di Roma. Per questo, comitati come “La Vigna” ribadiscono che qualsiasi ipotesi di mobilità debba rispettare vincoli ambientali già riconosciuti e trasformare il verde in una risorsa per la salute pubblica.
“Siamo davanti a un passaggio importante”, ha sottolineato Michela Cicculli in una nota congiunta con Alessandro Luparelli, “Roma ha bisogno di infrastrutture ecocompatibili: tram, metropolitane, percorsi ciclopedonali. Ma anche di ascolto dei territori, perché la mobilità è anche giustizia sociale”.