Dice di essere diventato gay dopo una trasfusione e perseguita chi lo soccorse

Da mesi, una coppia di imprenditori di Cassino (Frosinone) vive in un incubo che sembra scritto da uno sceneggiatore sotto allucinazioni. Minacce, pedinamenti, aggressioni, e un’accusa talmente surreale da meritare una standing ovation per fantasia. La loro colpa, secondo il pensiero illogico e aberrante del persecutore, è di aver provocato la sua omosessualità con una trasfusione di sangue.

Il virus dell’omosessualità?

L’uomo, in evidente stato confusionale (e non da ieri), si era sentito male durante una partita di calcio. Ora è convinto che l’intervento dell’imprenditore che lo accompagnò in ospedale con tutta la buona volontà del mondo, sia stata la miccia della trasformazione sessuale. I medici gli fecero una trasfusione. E secondo lui, da quel momento, addio eterosessualità. Una ridicola teoria che stravolge anni di studi medici e che probabilmente riconduce l’omosessualità a qualcosa di trasmissibile per contagio, una sorta di virus!

Aggressioni e denunce

Ad ogni modo, da allora è iniziato un festival dell’assurdo fatto di appostamenti, insulti, minacce, aggressioni fisiche e continue denunce (ben otto finora). Ma queste denunce, a quanto pare, non sono servite a garantire la protezione effettiva delle vittime.

Un carosello senza fine

L’ultima puntata di questa commedia dell’assurdo si è svolta mercoledì 7 maggio, a Cassino, tra urla, botte e l’inevitabile arrivo dei carabinieri che, ormai, conoscono la storia meglio dei protagonisti stessi. E mentre la coppia aspetta che qualcuno riesca a porre fine a questa insostenibile situazione, il persecutore continua indisturbato. Un esempio evidente che davvero la realtà riesce a superare la fantasia.

Foto: conianews.it