Esplosione Villa De Sanctis, oltre ai danni a cose e persone, diossina alle stelle

La nube tossica incombe su Roma Est

Alla conta dei danni in seguito alla tragica esplosione della stazione di servizio a Villa De Sanctis, si deve aggiungere il problema dell’inquinamento dell’aria, contaminata da livelli allarmanti di diossina. È l’Arpa Lazio a confermare l’inquietante scenario, rivelando i primi dati emersi dal monitoraggio condotto in via dei Gordiani 34, teatro dell’esplosione che venerdì 4 luglio ha sventrato un distributore di GPL.

La centralina installata nelle ore successive al rogo ha rilevato una concentrazione di diossine e furani pari a 1 picogrammo per metro cubo (pg/m³): un valore dieci volte superiore rispetto alla media urbana indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel documento “Air Quality Guidelines for Europe” del 2000 fissa la soglia ordinaria attorno a 0,1 pg/m³.

Superare i 0,3 pg/m³ – spiega l’Arpa – è segnale inequivocabile di una sorgente diretta di emissione. E in questo caso non ci sono dubbi: è stato l’incendio a liberare la tossina nell’atmosfera. Il rilevamento effettuato a Centocelle non fa che rafforzare il timore collettivo per quella coltre grigia e pungente che ha avvolto il quartiere dopo l’esplosione.

Idrocarburi sotto soglia, ma l’allarme resta

Per quanto riguarda gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) – e in particolare il benzo(a)pirene, l’unico disciplinato da limiti normativi – la situazione appare momentaneamente meno preoccupante. Il valore misurato, 0,1 nanogrammi per metro cubo (ng/m³), resta ben al di sotto del limite annuo di 1 ng/m³ previsto dalla legge.

Tuttavia, l’Arpa ammonisce: si tratta di una media annuale, e dunque il dato attuale ha un valore puramente indicativo, specie se contestualizzato in un evento drammatico e anomalo come un incendio.

La ferita resta aperta

In questi giorni comunque, le analisi proseguiranno per seguire l’evoluzione dell’inquinamento atmosferico. Mentre istituzioni sanitarie e ambientali mantengono alta la sorveglianza. Ma nel frattempo, nei quartieri di Centocelle e Villa De Sanctis, la paura non si placa. I residenti parlano di odori persistenti, di bruciore alla gola, di un’aria che graffia i polmoni. Roma Est trattiene il fiato, nel vero senso della parola, in attesa di notizie rassicuranti.

Foto tratta da: Lettera43