Sul litorale ferrarese, al Lido degli Estensi, si è consumata una tragedia che ha spezzato il cuore di un’intera comunità: un ragazzo di soli sedici anni ha perso la vita tra le onde impetuose del mare, inghiottito dalle acque mentre tentava un gesto di puro eroismo.
Si chiamava Aymane Ed Dafali, il giovane di origini marocchine, che stava trascorrendo del tempo con gli amici su un pedalò nel canale Logonovo. Un momento di svago si è trasformato in dramma quando le grida disperate di una coppia di turisti, trascinati al largo da una corrente implacabile, hanno rotto il silenzio estivo.
Seppure il tratto di mare fosse vietato alla balneazione, Aymane non ha esitato. Senza pensare al pericolo, si è lanciato tra i flutti nel tentativo disperato di salvare due vite. È riuscito a raggiungerli, ma poi il mare lo ha reclamato per sé.
Sono passati venti interminabili minuti prima che il suo corpo venisse ritrovato, ormai privo di vita. Nel frattempo, i bagnini delle spiagge vicine, accorsi alle urla, sono riusciti a trarre in salvo i due turisti. Per Aymane, invece, non c’è stato scampo. Nemmeno il volo d’emergenza verso l’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e i frenetici tentativi di rianimazione hanno potuto strapparlo alla morte.
Ora la sua giovane salma attende le decisioni della magistratura. Ma il suo sacrificio, grande e terribile, resterà inciso come un esempio di coraggio estremo, di altruismo puro, in un giorno che doveva essere solo d’estate e che si è fatto lutto.
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