INPS, aumento delle pensioni di invalidità: definiti pagamenti

Stanno arrivando i Bonus 600 euro, come riporta quifinanza.it, per i lavoratori che fanno richiesta domanda.

Tutto pronto per l’aumento delle pensioni Inps di invalidità civile. Fino ad oggi, l’assegno di invalidità arrivava a 286,81 euro, una cifra ritenuta “insufficiente” dalla Corte Costituzionale ad assicurare agli interessati il “minimo vitale”.

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Pensione di invalidità, quant’è il nuovo importo
Per questo motivo il Governo Conte attraverso il decreto Agosto ha più che raddoppiato l’assegno destinato agli invalidi civili. Una manovra che ci costerà 132 milioni di euro per l’anno 2020 e 400 milioni a decorrere dal 2021.

L’assegno passa infatti da 286,81 euro a 651,51 euro, per un totale annuale, su 13 mensilità, fino a 8469,63 euro, ma solo per gli invalidi civili al 100%.

L’aumento delle pensioni di invalidità verrà erogato a tutti gli invalidi civili al 100%, inabili, sordi e ciechi civili assoluti, che abbiano compiuto i 18 anni e che non godano di un reddito su base annua pari o superiore a 6.713,98 euro, cioè 516,46 euro al mese.

A chi spetta l’aumento
L’aumento della pensione di invalidità spetta a:

invalidi civili al 100%
con almeno 18 anni
con reddito entro 8.469,63 euro per chi è solo e 14.447,42 per chi è coniugato.
La pensione di invalidità viene portata a 651,51 solo per i pensionati aventi diritto con reddito zero. Per tutti gli altri, con reddito derivante ad esempio da pensione di reversibilità, lavoro part-time o altro, l’incremento pensionistico viene ricalcolato secondo scaglioni predefiniti.

Aumento pensione di invalidità, quando arriva
In redazione a QuiFinanza continuano ad arrivare moltissime domande a riguardo, soprattutto sugli specifici aumenti per scaglione e sui tempi di erogazione.

Quando arriva l’aumento delle pensioni di invalidità? Purtroppo dobbiamo precisare che questo dettaglio ancora non si conosce. Nonostante l’incremento pensionistico sia stato confermato dal decreto Agosto, siamo ancora in attesa della specifica circolare Inps che fissa i tempi esatti della riforma. Secondo quanto è possibile apprendere oggi, la misura dovrebbe essere retroattiva al 20 luglio 2020.