INPS – Salvini su Tridico: “Aumento di stipendio? Non è colpa della Lega”

Matteo Salvini alla Rai sul presidente INPS

Matteo Salvini è stato recentemente ospite nella trasmissione Rai “Mezz’ora”, condotto da Lucia Annunziata, il quale ha fatto al rappresentante della Lega Nord alcune domande su un tema molto caldo che riguarda il presidente dell’INPSPasquale Tridico.

La Annunziata ha fatto presente a Salvini che c’è chi sostiene che la scelta di incrementare lo stipendio di Pasquale Tridico sia stata presa nel gennaio 2019, quando al Governo c’era anche la Lega Nord.

ISCRIVITI AL GRUPPO: https://www.facebook.com/groups/351698258820771/?ref=group_header

 

La replica di Salvini

L’ex vicepremier, in risposta alla giornalista, afferma che quanto detto dalla stessa non è la verità.

Queste le parole del rappresentante della Lega: “Semplicemente falso. Non sono al Governo da più di un anno, non è possibile che si imputi a me quello che accade a settembre 2020″.

Prosegue poi: “L’aumento è stato stabilito il 7 agosto di quest’anno per decisione dei ministri Catalfo Gualtieri“. Riferendosi, quindi, al Movimento 5 Stelle e al Partito Democratico.

 

Salvini: “Le colpe non sono mie, ma d’accordo con l’aumento”

Nel dettaglio, lo stipendio del presidente dell’INPSPasquale Tridico, è passato da 62mila euro a 150mila euro.

In tutto ciò, Matteo Salvini non si dice indignato e commenta così: “Che il presidente dell’INPS debba guadagnare uno stipendio giusto e più alto, sicuramente sì. Ma in questo modo, farlo di nascosto ad agosto con mezzo milione di italiani che aspettano la cassa integrazione dalla primavera, non mi sembra giusto e rispettoso.”

In poche parole, per il leader della Lega NordPasquale Tridico dovrebbe dimettersi, ma non a causa dell’aumento dello stipendio.

Questa, a tal proposito, la spiegazione di Matteo Salvini: “Perchè è indegno che a fine settembre centinaia di migliaia di madri e padri aspettino l’assegno della cassa integrazione dalla primavera. In qualunque altro Paese al mondo si sarebbe già dimesso”.

 

LEGGI ANCHE – Partite IVA – E’ in arrivo il bonus aggiuntivo da 1.500 euro