Un grido di speranza partendo dalle periferie
Un’ondata di coraggio e rinascita sta per travolgere i quartieri più dimenticati delle nostre città. Si chiama “Anche tu puoi essere felice“ la potente iniziativa voluta e proposta da Catia Acquesta, giornalista, autrice e presidente dell’associazione Alleati con Te. Da anni, la giornalista è in prima linea nella difesa delle vittime di abusi e ieri, in via Genova a Roma, ha presentato il progetto.
L’iniziativa, rivoluzionaria nella sua semplicità, nasce per accendere luci di speranza nei luoghi più bui, là dove la violenza spesso si nasconde in silenzio: le periferie. Il progetto propone la creazione di presìdi di ascolto all’interno delle chiese, rifugi sicuri dove le vittime possano trovare accoglienza, ascolto e forza. Un gesto concreto, un messaggio forte che dice: non siete sole.
Lo start alla Chiesa degli Artisti
Il viaggio comincerà con una serata-evento il 27 maggio alle 21, nella suggestiva cornice della Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. Interverranno il ministro della Cultura Alessandro Giuli, la presidente della Commissione sul femminicidio Martina Semenzato, e numerose personalità istituzionali, unite per dire basta.
Musica e Talk per sensibilizzare
Il format – ideato dalla stessa Acquesta – è un’esperienza emotiva che unisce monologhi, musica e parole vere, per scuotere coscienze e riaccendere speranze. “Da vittima sono diventata testimone. Voglio gridare a tutte che la vita può ricominciare”, ha dichiarato Acquesta con determinazione e passione.
Gli interventi alla presentazione del progetto
All’incontro in via Genova ha preso parte anche il questore Roberto Massucci, che ha sottolineato con chiarezza: “La violenza contro le donne è una tragedia quotidiana. Non possiamo più restare fermi. Servono strumenti, azioni, ma soprattutto una rivoluzione culturale, che parta dai giovani e coinvolga ognuno di noi”.
Anche la presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, ha sposato la causa con convinzione: “La violenza di genere è una ferita sociale profonda. Solo con un cambiamento culturale possiamo sanarla per sempre”.
Momento di intensità e commozione è stata la testimonianza di Antonietta Proietti, sopravvissuta a otto coltellate alla gola nel 2021. Con voce tremante, ma piena di dignità, ha detto: “Nessuno ha il diritto di distruggere la vita di un altro essere umano. Serve un luogo sicuro dove le donne possano trovare rifugio. Grazie a Catia e a Alleati con Te per non avermi lasciata sola”.
Dalle chiese delle periferie romane verso tutta Italia
“Anche tu puoi essere felice” ora si espanderà, portando ascolto, conforto e speranza nelle chiese delle periferie di Roma e, presto, in tutta Italia. È l’inizio di un cammino nuovo, verso una cultura che protegge, che ascolta, che ama.
Foto della presentazione tratta da: questure.poliziadistato.it