Roma, il nuovo Piano di Illuminazione Pubblica

Un investimento senza precedenti da 65 milioni di euro

È ufficialmente operativo il nuovo Piano di Illuminazione Pubblica, un intervento trasformativo da 65 milioni di euro. 50 milioni dal bilancio di Roma Capitale, di cui 10 destinati agli APL, e altri 15 provenienti dai fondi del Giubileo, ripartiti in tre annualità. Un piano ambizioso che segna una svolta epocale nella gestione e nell’evoluzione della rete di illuminazione della città.

Tre gli obiettivi principali:

  • Rafforzare la sicurezza degli spazi urbani;

  • Incrementare l’efficienza e l’affidabilità del sistema;

  • Valorizzare con la luce la bellezza del patrimonio storico e culturale di Roma.

Il nuovo progetto, che si articola in cinque direttrici fondamentali è stato presentato in conferenza stampa dal Sindaco Roberto Gualtieri. Dall’AD e DG di Acea Fabrizio Palermo. Dall’Assessora ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini. Dall’AD di Areti Raffaele De Marco e dal Presidente della Commissione LLPP Antonio Stampete.

I cinque pilastri del cambiamento:

  1. Rinnovo della rete esistente: 9,1 milioni di euro per modernizzare gli impianti con fondi comunali e del Giubileo.

  2. Luce più sicura: 23,6 milioni per migliorare l’illuminazione e rendere più visibili e protetti gli attraversamenti pedonali.

  3. Espansione nei quartieri dimenticati: 25 milioni per portare la luce dove ancora manca, soprattutto nelle periferie.

  4. Illuminazione dei nodi di scambio: 1,5 milioni per rendere più accessibili e sicuri i punti nevralgici del trasporto pubblico.

  5. Luce d’arte per i tesori della Capitale: 5,8 milioni per valorizzare siti storici e archeologici attraverso illuminazioni scenografiche.

Una città più sicura, efficiente e bella

Questo piano non è solo un intervento tecnico, ma una vera e propria visione urbana. Ridurrà drasticamente i guasti agli impianti, migliorerà l’efficienza energetica, renderà più accessibili le stazioni, e accenderà con nuova luce acquedotti, piazze e monumenti. Roma cambia volto anche di notte: più moderna, più vivibile, più luminosa.

Cantieri già in corso in tutta la città

I lavori sono già partiti in numerosi punti strategici. Dal Pantheon a Termini, dai quartieri Esquilino e Trieste a Santa Maria Maggiore, Colle Oppio e Lungotevere Tor di Nona, Tebaldi e Augusta. Interventi significativi anche nelle stazioni metro e ferroviarie, da Due Leoni-Fontana Candida a Pietralata, da Stella Polare a Vitinia, da Ottavia a Serenissima.

Per quanto riguarda l’illuminazione artistica, è già stata completata la nuova luce sulla Basilica di San Giovanni, mentre i cantieri sono attivi a Caracalla e Tor Marancia.

Le voci del cambiamento

Roberto Gualtieri

Con questo piano diamo avvio a una trasformazione concreta e visibile della rete di illuminazione pubblica della Capitale. Stiamo investendo per migliorare la sicurezza urbana, colmare le lacune infrastrutturali e rispondere ai bisogni reali dei cittadini. È un cambiamento tangibile, che sta già prendendo forma nei quartieri centrali e nelle periferie”.

Fabrizio Palermo, AD di Acea

“L’illuminazione pubblica è una leva fondamentale per la sicurezza e la qualità della vita. Questo piano coinvolge ogni municipio della città e punta a una rete più moderna, flessibile e resiliente. Ringrazio l’Amministrazione per aver creduto in questo progetto, che renderà Roma una città più sicura e accogliente, per residenti e turisti”.

Ornella Segnalini, Assessora ai Lavori Pubblici

“Portare la luce dove manca significa colmare divari, garantire diritti, rafforzare la coesione urbana. L’illuminazione è uno strumento di giustizia e inclusione, non solo un servizio tecnico. Abbiamo stanziato risorse importanti e attivato cantieri strategici in tutta la città”.

Antonio Stampete, Presidente Commissione LLPP

“Questo piano non è solo una questione tecnica: è una risposta concreta alle esigenze delle periferie. Portare luce significa portare dignità, sicurezza e bellezza anche dove non c’erano. È un passo avanti, in parallelo con gli investimenti sulla rete idrica e fognaria”.

Foto: comune.roma.it