La data “storica” per la citta di Roma è ufficialmente fissata, il prossimo giovedì 25 settembre, i cittadini potranno accedere alla linea C della metro da due nuove stazioni emblematiche. Porta Metronia e Colosseo–Fori Imperiali. Si tratta di un traguardo atteso con impazienza, maturato nel tempo tra lunghi cantieri, approfonditi scavi archeologici e aspettativa condivisa dalla mobilità urbana.
Le archeostazioni
Tuttavia, queste non sono semplici fermate metropolitane. Quelle che sorgono nel centro monumentale di Roma rappresentano un’inedita sinergia tra ingegneria contemporanea e memoria storica. E daranno vita a un nuovo paradigma: le cosiddette “archeostazioni”.
La stazione Colosseo-Fori Imperiali
Questa stazione in particolare, si configura come un autentico spazio museale sotterraneo. Chi ne attraverserà gli ambienti non si troverà di fronte a soli elementi infrastrutturali, ma sarà immerso in un itinerario culturale. Qui, reperti, strutture e testimonianze del passato convivono con le moderne soluzioni di trasporto. Due accessi distinti permetteranno l’ingresso alla stazione, che assumerà una doppia valenza: punto nevralgico del traffico quotidiano e nuovo ingresso privilegiato nella civiltà romana.
Porta Metronia
Sarà una stazione destinata a svolgere un ruolo chiave per la mobilità dei quartieri circostanti, colmando una lacuna infrastrutturale rimasta irrisolta per decenni.
Il modello inaugurato con successo presso la stazione San Giovanni trova ora conferma e si proietta verso un’espansione ambiziosa. La linea C è destinata ad attraversare per intero il centro storico, con tratti già in avanzata fase di realizzazione fino a piazza Venezia, e con ulteriori fermate in progettazione. Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio/Mazzini. A testimonianza di una visione a lungo termine che guarda a una città più connessa, efficiente e consapevole del proprio patrimonio.
Foto: Webuild S.p.A.