Piglio, I Templari salveranno il turismo di Piglio?

  Nel pomeriggio di sabato scorso presso la Biblioteca comunale, si è svolto  un incontro per presentare il progetto del Cammino dei Templari nel Lazio nel territorio di Piglio , organizzato  dall’EPL Lazio (ente Pro Loco Lazio), che non ha avuto un grande successo visto la carente partecipazione di pubblico. Al tavolo dei lavori erano presenti anche il Sindaco Mario Felli, Antonio Borgia in rappresentanza del Consorzio della Strada del Vino Cesanese del Piglio ed il consigliere (delegato alla Polizia Locale, Cimitero e Sicurezza) Claudio Alessandri. Durante l’incontro si è parlato della grande opportunità promozionale che il percorso può dare al territorio, rimarcando soprattutto l’aspetto enogastronomico, considerando come ha sottolineato il Presidente dell’EPL Lazio Claudio Mazza, dell’aspetto genuino dei pasti che consumavano i templari, e assaporarli oggi qui sul territorio con prodotti di eccellenza che saranno gustati dagli escursionisti ed appassionati che percorreranno il tracciato e conosceranno anche Piglio.  Tralasciando la concretezza del progetto alimentato dai soliti discorsi sulle potenzialità e ricchezze del territorio, emerge l’aspetto principale, ossia che quest’Amministrazione si dimostra ancora una volta incapace di creare turismo, e che La Strada del Cesanese, non rappresenta quel valore aggiunto sul territorio, anzi sposa la sterilità di quest’Amministrazione comunale, non riuscendo a dare nulla a questo paese: le caccie al tesoro non hanno funzionato!  Non è possibile che l’amministrazione comunale di un paese come Piglio, che dovrebbe vivere di turismo sette giorni su sette, non sia stata in grado in questi 10 anni di gestione di creare iniziative e manifestazioni di attrazione turistica. Saggiamente il consigliere delegato al turismo Matteo Celletti, non  ha partecipato all’evento.  Affidarsi ora al Cammino dei Templari, è l’ennesima sconfitta  di questo territorio, di quest’Amministrazione che non è riuscita a valorizzare le sue eccellenze, il suo vino, il suo paese, la sua storia, i suoi percorsi religiosi, la sua gastronomia e tutto ciò che ha di unico. L’assenza di una programmazione, la mancanza di sinergie con le associazioni del territorio, compresa la Pro Loco, la mancanza di comunicazione, l’assenza di finanziamenti dovuti al disinteresse amministrativo , sono tutti elementi assenti che hanno inciso in questo disastro.  Ora saranno i Templari, o meglio “gli angeli custodi” come li ha definiti il Sindaco Mario Felli, a salvare il turismo di Piglio????