Primo allerta meteo per il caldo in Alaska

Da una parte ci sono gli ambientalisti che allertano sul riscaldamento globale, dall’altra ci sono quelli (anche certi Stati) che minimizzano e sostengono che il pericolo non esiste. Ad ogni modo e indipendentemente da come la si vuole pensare, i segnali ci sono e si si vuol continuare ad ignorarli, vorrà dire che saranno i nostri figli e nipoti che dovranno occuparsene. Uno di questi segnali è sicuramente degno di nota, altro non fosse che per la sua unicità nella storia e riguarda un Paese decisamente freddo.

La crisi climatica colpisce anche i luoghi più freddi del pianeta

L’Alaska, considerata da sempre una delle regioni più gelide del globo, sta vivendo un’anomalia meteorologica allarmante: nei giorni scorsi le temperature hanno sfiorato i 30 gradi centigradi. Una situazione mai vista prima, tanto da costringere le autorità locali a lanciare una storica allerta per ondate di calore. È la prima volta nella storia dello Stato che viene emesso un avviso simile, con questi valori, è il segno che qualcosa di profondo e pericoloso sta cambiando.

Una soglia superata: l’eccezione diventa normalità

Sabato 14 e domenica 15 giugno i termometri hanno registrato valori propri di aree tropicali, non di territori prossimi al Circolo Polare Artico. E l’ondata non accenna a ritirarsi: per il prossimo fine settimana sono attesi picchi di 28 gradi, con condizioni climatiche che mettono seriamente a rischio la salute pubblica. Soprattutto per una regione impreparata a gestire il caldo. L’obiettivo dell’allerta non è semplicemente segnalare temperature record, ma lanciare un grido d’allarme sui pericoli reali e immediati di un clima impazzito.

Un campanello d’allarme globale

Secondo il Washington Post, il riscaldamento climatico in Alaska procede a una velocità due o tre volte superiore rispetto alla media globale. Un dato inquietante, che conferma come la crisi ambientale stia accelerando. Già nel 1969 si erano registrati picchi simili, ma oggi la frequenza e l’intensità del fenomeno sono decisamente più preoccupanti. Il meteorologo Alekya Srinivasan ha spiegato che l’allerta non dev’essere visto come un semplice bollettino, ma un messaggio chiaro: il caldo estremo non è più un’eccezione, ma una nuova e pericolosa normalità.

Foto: linkoristano.it