Stadio della Roma. Dopo 30 anni recuperata area occupata abusivamente

Dopo oltre trent’anni di occupazione irregolare, l’area di Pietralata precedentemente destinata ad attività di autodemolizione è ufficialmente rientrata nella disponibilità del Comune di Roma. Si tratta di un recupero dal forte valore non solo simbolico, ma anche operativo, che segna l’avvio di uno dei più rilevanti interventi urbanistici della Capitale. La realizzazione del nuovo stadio della AS Roma.

Veloccia

A comunicarlo è l’Assessore all’Urbanistica e alla Città dei 15 minuti, Maurizio Veloccia, intervenuto direttamente sul sito interessato. “Un passaggio fondamentale – ha sottolineato – non solo per la costruzione dello stadio, ma per la riqualificazione complessiva di un’area da troppo tempo marginalizzata”.

L’operazione di sgombero rappresenta l’esito di un lungo iter amministrativo, che ha incluso anche il superamento di un ricorso al TAR, dopo la diffida all’occupante. “In questi giorni – ha precisato l’assessore – l’autodemolitore sta completando la rimozione delle strutture e l’area verrà formalmente restituita al Comune. Poi sarà affidata alla società sportiva per l’avanzamento delle indagini archeologiche”.

Completamento delle verifiche

Le indagini geognostiche sono già state concluse, mentre quelle relative alla componente vegetazionale sono state regolarmente trasmesse. La società prevede di completare le verifiche archeologiche entro tre mesi, salvo eventuali ritardi indipendenti dalla propria volontà.

Una piccola grande rivoluzione urbana

Lo stadio rappresenterà il fulcro di una trasformazione urbana più ampia. In sua prossimità sorgerà un polo di innovazione articolato. Con lo studentato dell’Università Sapienza ormai in fase di ultimazione. E l’avvio dei lavori per il Rome Technopole, un centro scientifico di oltre 30milioni di euro che vedrà il coinvolgimento di atenei, imprese e istituzioni pubbliche.

L’intera area sarà inserita in un sistema ambientale rigenerato: un parco urbano da 93.000 metri quadrati, di cui 8.000 attrezzati, arricchito da 819 nuovi alberi.

Il progetto paesaggistico prevede soluzioni ecosostenibili. Un impianto di irrigazione autonomo, non connesso alla rete idrica cittadina. Un bacino sotterraneo sotto il terreno di gioco per il recupero e il riutilizzo dell’acqua piovana.

Il miglioramento dell’ambiente

Rispetto alla proposta iniziale, si è scelto di sostituire la cavea con uno spazio verde che integri componenti naturali e urbane. “Abbiamo voluto un’area più organica – spiega Veloccia – capace di migliorare la qualità ambientale dell’intero quadrante urbano”.

La riqualificazione di Pietralata è ormai concreta. “Stiamo procedendo in maniera coordinata. Con il Comune impegnato nella restituzione delle aree, la Sapienza attiva sul fronte della ricerca, e la AS Roma nella realizzazione dell’impianto sportivo. Dopo anni di degrado, si costruisce una prospettiva fondata su sport, scienza e sostenibilità ambientale”, ha concluso l’assessore.

Foto: ilpost.it