Giustizia
Nel 2022, il sistema del gratuito patrocinio penale ha confermato la sua funzione di strumento fondamentale per garantire l’accesso alla giustizia alle fasce più fragili della popolazione. Secondo il report del Ministero della Giustizia “Patrocinio a spese dello Stato – processo penale”, il dato più sorprendente riguarda la crescente partecipazione dei cittadini stranieri, che hanno presentato quasi il 39% delle domande totali.
I numeri del 2022: chi accede al patrocinio gratuito
Quasi 4 richieste su 10 provengono da cittadini stranieri, una percentuale sproporzionata se si considera che essi rappresentano solo l’8,7% della popolazione residente in Italia. Questo indica un alto livello di fragilità socio-economica e di esposizione al rischio giudiziario in questa fascia.
Ripartizione nazionale Italiani vs Stranieri: Il grafico evidenzia visivamente l’incidenza significativa dei cittadini stranieri tra i richiedenti.
Le città del Nord Italia, in particolare Genova e Bologna, registrano le percentuali più elevate di richieste da parte di stranieri. Questo può riflettere:
- Una maggiore concentrazione di popolazione straniera.
- Più efficiente diffusione di informazioni sul diritto al patrocinio.
- Maggiori vulnerabilità sociali urbane.
La geografia delle richieste: distretti ad alta incidenza
Graficamente
Per quanto riguarda i Profili dei richiedenti, età e background, la maggior parte delle richieste proviene da maggiorenni, sia italiani che stranieri. Tuttavia, tra questi ultimi si registra una leggera incidenza più alta di minorenni, un campanello d’allarme sulle condizioni sociali e familiari delle comunità migranti. Questo dato solleva interrogativi sulla tutela dei minori stranieri, che potrebbero vivere in contesti di marginalità ed a rischio devianza.
Secondo la relazione al Parlamento (giugno 2023), nel 2022 il patrocinio gratuito penale è costato oltre 212 milioni di euro, contro i soli 6,7 milioni del 1995.
I costi del sistema: 212 milioni nel 2022
La quasi totalità dei fondi va agli onorari dei difensori. L’incidenza dei costi sostenuti per i cittadini stranieri è coerente con la quota di domande ricevute, ma segnala anche un impatto crescente sulla spesa pubblica.
L’evoluzione nel tempo mostra un sistema sotto pressione che dal 1995 al 2019 vede richieste aumentare costantemente, con un calo nel 2020 legato alla pandemia. Il sistema ha quindi ripreso la sua tendenza nel biennio successivo.
Il rapido aumento della quota di stranieri tra i richiedenti è un segnale della loro integrazione nel sistema giudiziario, ma anche della persistenza di difficoltà economiche e legali.
Per concludere, il grafico che mostra chiaramente la sovra-rappresentazione dei cittadini stranieri tra i richiedenti il gratuito patrocinio penale nel 2022 rispetto alla loro incidenza nella popolazione italiana:
- 🔵 Gli italiani sono il 91,3% della popolazione ma solo il 61,2% dei richiedenti.
- 🔴 Gli stranieri, pur essendo solo l’8,7% della popolazione, rappresentano il 38,8% delle richieste.
In conclusione, anche dall’analisi del patrocinio gratuito emergono costi significativi legati alla gestione dell’immigrazione, spesso trascurati nel dibattito pubblico, nonostante questo istituto resti un pilastro fondamentale della giustizia equa. Se da un lato è evidente l’urgenza di rafforzare l’inclusione sociale, soprattutto nelle aree urbane più fragili, facilitare l’accesso ai servizi legali anche attraverso il supporto linguistico e informativo, e intervenire sulle cause profonde della vulnerabilità, in particolare tra i cittadini stranieri, dall’altro è altrettanto indispensabile che il fenomeno migratorio sia gestito in modo ordinato e sostenibile.
L’Italia, con il supporto dell’Unione Europea, deve poter adottare un sistema che favorisca esclusivamente flussi di ingresso legali, riservando l’accoglienza a chi arriva per motivi di lavoro o per effettive ragioni umanitarie o familiari. Una gestione strutturata dell’immigrazione, fondata su politiche efficaci di accoglienza, integrazione e, dove necessario, di espulsione, è condizione imprescindibile per ridurre le situazioni di marginalità e rafforzare la coesione sociale.
Analisi basata su dati del Ministero della Giustizia – Pubblicazioni, studi e ricerche